Si celebra oggi la Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, unica festa nazionale che abbia attraversato le età dell’Italia liberale, fascista e repubblicana. Fino al 1977 è stata un giorno festivo a tutti gli effetti. Da quell’anno in poi, a causa di una riforma del calendario delle festività nazionali introdotta per ragioni economiche con lo scopo di aumentare il numero di giorni lavorativi, è stata resa "festa mobile" che cadeva nella prima domenica di novembre. Nel corso degli anni ’80 e ’90 la sua importanza nel novero delle festività nazionali è andata declinando, ma recentemente (in corrispondenza con la Presidenza della Repubblica di Carlo Azeglio Ciampi è tornata a celebrazioni ampie e diffuse.

Il messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano:

”Il 4 novembre di 92 anni fa aveva termine il primo conflitto mondiale e si completava il grande disegno dell’Italia unita. Oggi, all’Altare della Patria, a nome di tutti gli italiani, rendero’ il mio deferente omaggio a tutti coloro che sono caduti per costruire un’Italia libera, democratica e prospera. In quel momento di commosso raccoglimento il mio pensiero andra’ in particolare ai tanti giovani che, anche recentemente, hanno perso la vita mentre assolvevano il proprio compito nelle missioni di pace. Il loro ricordo cosi’ vivo e doloroso in tutti noi ci deve indurre non a desistere ma a persistere nel nostro impegno, a moltiplicare gli sforzi, anche per onorare la memoria di quei ragazzi e dare il significato piu’ alto al loro sacrificio, che altrimenti sarebbe stato vano. Nell’attuale periodo storico di profondi mutamenti e drammatiche trasformazioni che mettono in pericolo i valori fondanti della nostra societa’ e il nostro stesso benessere economico e sociale nessun paese libero e democratico puo’ sottrarsi al dovere di contribuire alla stabilita’ e alla sicurezza della comunita’ internazionale. Le Nazioni Unite, l’Alleanza Atlantica, l’Unione Europea sono interpreti e strumenti operativi di questo dovere condiviso. Ed e’ nel quadro dei dispositivi di intervento messi in campo da queste istituzioni e sulla base di decisioni consensuali assunte nell’ambito dei loro organi collegiali di governo che le Forze Armate italiane operano insieme a quelle di moltissimi altri Stati sovrani, nel pieno rispetto dei principi sanciti dall’articolo 11 della nostra Costituzione. E’ percio’ dovere delle autorita’ politiche e militari preposte continuare ad aggiornare e migliorare strategie, strutture e capacita’ operative delle Forze Armate, per rendere piu’ efficace il contrasto delle minacce da fronteggiare, garantendo nel contempo la massima protezione ai contingenti impiegati e alle popolazioni civili coinvolte. Ma e’ anche dovere di tutte le istituzioni e di ogni cittadino sostenere, in Italia e nel contesto sinergico delle organizzazioni internazionali, a partire dall’Unione Europea, questo primario impegno democraticamente condiviso su scala globale. Nella ricorrenza del 4 novembre, che quest’anno, nel quadro delle Celebrazioni per il 150 anniversario dell’Unita’ d’Italia, assume significato ancor piu’ profondo, rendiamo onore ai soldati, ai marinai, agli avieri, ai carabinieri e ai finanzieri che operano nelle aree di crisi con perizia, abnegazione ed entusiasmo. Riconosciamone l’impegno e la professionalita’ e ringraziamoli per i progressi che ci hanno permesso di compiere verso un mondo piu’ stabile, pacifico e sicuro. Siamo orgogliosi di quanto essi fanno ogni giorno, in nome del nostro paese e della comunita’ internazionale. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l’Italia”.

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